Il
Verano,
ufficialmente "cimitero comunale monumentale Campo Verano"
è il cimitero
di Roma
situato nel quartiere Tiburtino,
nei pressi della zona di San
Lorenzo
e vicino alla basilica
di San Lorenzo fuori le mura.
Deve il nome "Verano" all'antico campo dei Verani ai tempi
della repubblica
romana.
Il
cimitero del Verano, con il suo patrimonio di opere d'arte,
costituisce una sorta di museo
all'aperto che non ha eguali per la quantità e la particolarità
delle testimonianze, un inestimabile valore sotto il profilo
storico-artistico e di storia della cultura dalla metà
dell'Ottocento
sino a tutto il Novecento.
Per questo, da alcuni anni vengono organizzate visite tematiche
gratuite a cura del Comune di Roma,
secondo itinerari storici che conducono alle tombe delle protagoniste
e protagonisti di specifiche epoche storiche o eventi o categorie di
personaggi
Come
mai però ogni giorno che passa al
cimitero monumentale del Verano persistono da tempo condizioni di
degrado, abbandono?
Spesso ci chiediamo perchè l'Ama e il Comune non
intervengono?
Quindi
ecco che accade, letterati, attori, registi, i volti e le memorie di
una Roma che non c'è più tra i rifiuti e l’incuria.
Lastre di pietra spaccate, lavori in corso mai completati, fontane colme di muschio e melma scura.
Lastre di pietra spaccate, lavori in corso mai completati, fontane colme di muschio e melma scura.
E’ anche normale che il primo impatto è
sconfortante. E prolungando la visita per qualche minuto
l'impressione peggiora.
Insudiciato dagli animali, lasciato allo
sbaraglio, giorno dopo giorno il cimitero nel cuore della capitale
sembra perdere la propria aura di sacralità.
L'aria
è irrespirabile e la
vista
regala sensazioni altrettanto forti, gran parte delle tombe è stata
ricoperta con uno spesso velo di plastica per cercare di sopperire ai
cumuli di feci di storni.
Nella
parte vecchia del cimitero la vista non è delle migliori, ci si
accorge di essere finiti in un tunnel puntellato da tubi di metallo e
con i soffitti rosicchiati dall'umidità, centimetri di muschio
ovunque e scatolette vuote di cibo per gatti.
Melma
indefinita, rifiuti e fogliame ricoprono le scale e le tombe, fili
elettrici scoperti o rappezzati con nastro isolante, nei viali
secondari spazzatura di ogni tipo, soprattutto residui di materiali
edilizi.
Attaccato
al muro c’è un foglio svolazzante ormai sbiadito dalla pioggia che
minaccioso intima “Ama, Cimiteri Capitolini, pericolo! Caduta
materiale dall’alto” oppure “alberi pericolanti”,“non
oltrepassare.
Una situazione sconfortante per quello che è comunque un patrimonio di Roma.
Federica
De Sanctis
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