Incontriamo Massimiliano Valeriani, membro della Commissione Vigilanza sul pluralismo
dell'informazione.
Classe
1968; politico di esperienza, ricopre, grazie alle elezioni regionali del 24-25 Febbraio 2013, con 19.088
preferenze, la carica di Vice Presidente del Consiglio Regione Lazio.
Dopo
un anno di amministrazione Zingaretti è arrivato il momento di
stilare un consuntivo.
1.
Qual è l’ambito in cui si è intervenuti maggiormente?
“Sicuramente
quello della razionalizzazione della spesa pubblica. I tagli e i
risparmi hanno riguardato diversi settori: con la centrale unica c’è
stata una riduzione delle spese di 120 milioni e con la chiusura dei
Creia (Centri regionali di educazione e informazione ambientale) di
ulteriori 5. Dal riassetto delle società regionali del gruppo
Sviluppo Lazio e dall’accorpamento delle loro sedi la Regione
risparmierà fino a 6 milioni in due anni e dalla chiusura dell’Asp
altri 16”.
Poi
c’è stata la riduzione del numero dei consiglieri…
“Che
sono passati da 70 a 50. E c’è stata anche la riduzione degli
stipendi dei consiglieri regionali. Così come sono stati cancellati
i vitalizi e le indennità, per un calo della spesa di quasi 55
milioni nei prossimi tre anni”.
2.
Sanità e casa: due temi caldi e cari ai residenti del Lazio.
“Per
l’emergenza abitativa è stato approvato il nuovo Piano casa con lo
stanziamento di 250 milioni di fondi e l’impegno di utilizzare il
patrimonio immobiliare pubblico regionale. Per la sanità sono state
messe in campo tante iniziative: l’apertura delle case della salute
per gestire gli accessi inappropriati di codici bianchi e verdi nei
pronto soccorso; nessun aumento nei ticket; la nomina dei nuovi
direttori generali sulla base di un bando, e non per nomine
politiche; la creazione di un piano operativo per l’abbattimento
dei tempi d’attesa nei pronto soccorso e per le visite urgenti”.
3.
Grande attenzione anche al lavoro.
“La
piaga più grande per i nostri ragazzi è proprio la mancanza di
occupazione. Per questo la Giunta ha approvato “Garanzia giovani”,
un progetto in cui ha investito 140 milioni per creare nuove
occasioni lavorative per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24
anni, per far fare dei tirocini retribuiti e per incentivare la
staffetta generazionale”.
4.
Un grande lavoro per la Giunta e per il Consiglio.
“Il
Consiglio regionale finora ha approvato 16 proposte di legge, contro
le 7 dell’amministrazione precedente, e ha svolto 26 sedute contro
le 18 della passata amministrazione”.
Tra
le leggi approvate. Quali le più importanti?
“L’ultima
in ordine di tempo è quella sull’acqua bene pubblico. Una legge,
approvata all’unanimità, di iniziativa referendaria, sottoscritta
da 39 comuni del Lazio e 40 mila cittadini. Segue quella sul
femminicidio. E quella che ho portato avanti in prima persona e di
cui sono il primo firmatario che riforma l’organizzazione della
Protezione civile regionale e che colma un vuoto normativo lungo
trenta anni”.
5.
Nello specifico, cosa cambia con questa legge sul
riordino della Protezione civile?
“Introduce
tre novità sostanziali: la creazione di
un’Agenzia, la valorizzazione del volontariato e quella della
formazione permanente. Analogamente a quanto già accade in altre
regioni italiane, nascerà infatti l’Agenzia regionale di
Protezione civile con il compito di dare un’organizzazione
centrale, una gestione snella e unitaria, oltre che un coordinamento
e un controllo, sia in fase ordinaria che emergenziale. Il
volontariato diviene elemento imprescindibile e insostituibile
nell’organizzazione della Protezione civile: un valore aggiunto,
per altro un’attività gratuita e senza fini di lucro, da esaltare
e valorizzare soprattutto per l’approfondita conoscenza dei
territori sui quali si trovano ad operare. Infine, la legge
riconosce l’importanza di un’adeguata formazione professionale di
tutti i soggetti che partecipano al Sistema integrato regionale di
Protezione civile”.
T.P.
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