Il matrimonio e poi luna di miele, tra il sindaco di Roma Ignazio
Marino e i cittadini della Capitale è durata poco, l'amore iniziale
per il "Marziano", non ha avuto lunga vita.
Gli inizi sembravano quelli di un amore eterno come la città che
si prestava a governare, un vento di rinnovamento, di cambiamento, la
prima mossa del sindaco "Marziano" è stata la
pedonalizzazione dei Fori Imperiali.
Ma con l'arrivo di settembre, sono arrivati i primi dolori, i
primi litigi, i primi sbandamenti, e sopratutto, con la sua
maggioranza.
Oggi possiamo dirlo con una certezza, tutte le difficoltà della
nuova giunta capitolina sono sotto gli occhi di tutti i cittadini.
"Assessori che litigano sui giornali, il problema della
gestione dei rifiuti che è emerso in tutta la sua drammaticità nei
giorni delle vacanze natalizie, con la città piena di spazzatura
nelle strade, il rapporto sempre più complicato tra il sindaco e la
sua maggioranza, con il Partito Democratico, le difficoltà di
bilancio, la nomina del Comandante dei Vigili Urbani, l'insurrezione
degli impiegati Comunali. Un elenco di problemi che Marino sembra far
molta fatica ad arginare."
In realtà Marino, sin da subito, si è dimostrato una "sorta
di alieno" nella politica romana.
"Con il tempo, alcuni rapporti, ad iniziare da quello con
Goffredo Bettini, grande sponsor della sua candidatura, si sono via
via deteriorati, tanto che secondo molti osservatori la candidatura
di Lionello Cosentino a segretario del Pd Romano, sarebbe servita
proprio per aiutare Marino a gestire una situazione che sembrava
sfuggirgli di mano".
Ad aumentare i problemi di Marino c'è un rapporto non facile con
la stampa romana.
"Il sindaco Ignazio Marino è sotto tiro, più che
dall’opposizione di centrodestra, dalla maggioranza di
centrosinistra. Gli ultimatum da parte del centrosinistra si
susseguono senza soluzione di continuità. Dietro all’invito di
concordare le decisioni collegialmente, c’è la volontà di
continuare a governare Roma secondo il solito ed inveterato sistema
affaristico. Un sistema che ha portato alla nascita e crescita di
soggetti come Cerroni con le sue discariche di rifiuti, alle
assunzioni presso le municipalizzate degli amici degli amici, alle
nomine politiche nei Cda".
"Ignazio Marino è un marziano. Lo sapevano bene nella
sinistra. Anche durante la sua campagna elettorale si era ben
compreso le caratteristiche e lo aveva capito bene anche la
coalizione che avrebbe dovuto sostenerlo. Qualcuno confidava nel
fatto che si trattasse di un utile incompetente. Certamente non
sveliamo un segreto se diciamo che lo stesso Pd romano non si è
prodigato più di tanto durante la campagna elettorale. Allora si
disse che non era facile coordinarsi nelle varie attività pro
Marino, visto che il segretario romano del Pd era andato a fare il
parlamentare ed era in atto una guerra tra bande, che ad oggi si è
un po’ mitigata sotto l’ombrello renziano. Ma anche tra gli
odierni renziani romani, c’è chi parla in maniera critica di
cerchio magico di Marino."
"Giorno dopo giorno, Marino ha compreso che non sarebbe stato
facile rimanere alla guida. Sin dal momento di comporre la propria
giunta. Una giunta che, nel proseguo dell’amministrazione, ha
mostrato più di una volta forti frizioni tra i propri componenti.
Epico lo scontro tra gli assessori Improta e Morgante sulla faccenda
metro C. Con la Morgante, assessore al bilancio, direttamente
catapultata in Giunta dalla Corte dei Conti e vista, dalle componenti
politiche romane, come una sorta di poliziotto infiltrato."
"Da un lato, a Marino si deve riconoscere una coerenza nel
voler perseguire processi di selezione del personale amministrativo
volti alla trasparenza. Ma dall’altro lato, si deve ammettere che
in più di un caso ha mostrato inadeguatezza. Si veda l’imbarazzante
nomina del colonnello dei Carabinieri Oreste Liporace a capo dei
Vigili Urbani. Nomina ritirata perché quest’ultimo non aveva i
titoli richiesti dal regolamento redatto dallo stesso Marino nel suo
avviso pubblico." Altro scivolone, la nomina a capo dell’Ama
di Ivan Strozzi, comprovato manager del settore dello smaltimento di
rifiuti, ma purtroppo indagato a Messina per traffico di rifiuti.
Questa volta sulla graticola, assieme a Ignazio Marino, anche la sua
omonima ed assessore all’ambiente Estella.
"Non si può non notare come con Marino sindaco, a Roma sia
iniziata una stagione di indagini che stanno portando a fare luce
sulle municipalizzate romane. E’ solo un caso? Si aggiunga
l’indagine sul dominus delle discariche Manlio Cerroni, con le
intercettazioni che stanno facendo luce sui rapporti affari-politica
a Roma. L'Atac e i biglietti clonati, l'intercettazione del vice
sindaco e le case occupate."
Ma ancora tra i romani c'è chi lo ama in maniera incondizionata e
chi lo odia ma il vero problema è voi cosa pensate del Sindaco?
T.P.