domenica 19 aprile 2015

Viviamo nell'ipocrisia?





Oramai è sempre più visibile l'intolleranza. Sempre più si respira e si percepisce il non volere l'immigrato. 
Diventiamo sempre più ostili, intolleranti.

L'immigrazione c'è sempre stata. In ogni Nazione, in ogni Paese. Oggi è più evidente, semplicemente perché le informazioni viaggiano più veloci.

Sembra che le popolazioni siano diventate all'improvviso e repentinamente razziste. Oggi, con l'immigrato che viene con il barcone; e domani con il Rom del campo più o meno vicino casa.

La domanda che mi rimbomba è… siamo veramente diventati tutti e tutti insieme razzisti? Io vedo solo dei lupi affamati che si contendono un osso.

Ieri, quando ognuno di noi aveva la disponibilità dell’ in più,  non si respirava questa accesa preoccupazione, anzi, c'era la corsa alla solidarietà. Oggi, c'è la corsa all'Io.

Non voglio giudicare, né condannare. Rifletto. Vedo una guerra tra poveri indigenti. Un rilancio a chi è più povero; a chi ha più difficoltà economiche.

Tutto questo da cosa deriva?

Sicuramente da una mancanza del Welfare, oggi sempre più necessario, sempre più importante. Assistiamo a scene di persone che prendono il posto di lavoro all'asilo per i loro figli, perché risultano nulla tenenti e poi risultano essere in una situazione economica migliore della nostra. 

E allora mi chiedo chi li paga (al nero) per fare le pulizie? Siamo sicuri che parte delle responsabilità non siano nostre? Siamo sicuri che stare meglio è non avere l'immigrato o il Rom? Siamo sicuri che è veramente quello che noi vogliamo? Oppure questo è ciò che altri vogliono per noi? Siamo sicuri che questa guerra tra miserabili ci fa stare meglio?

Le domande sono molte, le risposte purtroppo troppo poche.

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