giovedì 23 aprile 2015

"Essere" il "nulla"...


L' Albero della vita di Gustav Klimt



Scrive Geymonat: “Tutti siamo convinti di poter parlare sensatamente del “nulla”, di intenderci fra noi allorché usiamo questo termine […] esso deve avere per noi un significato ben determinato. Proprio questo fatto però, che esso significhi qualcosa, che denoti un’effettiva realtà, sembra particolarmente ripugnante al pensiero comune

Eppure si legge un parlare del nulla con così tanta dimestichezza da sembrare davvero di aver chiaro  il concetto (male)espresso.

Cosa sappiamo di ciò che ci circonda? Quanto conosciamo i concetti espressi? Siamo davvero presenti a noi stessi o ci limitiamo a seguire un qualsivoglia comune pensiero?

Guardarci attorno. Sentire ogni giorno un evento drammatico e trattarlo con superficialità. Peggio, con indifferenza. 
Ed è proprio qui che si esprime il nostro non esistere.

Una donna ieri si è gettata dal V piano e più di 700 persone sono disperse.
Due notizie diverse, ma identiche. Delle vite perse nel nulla?

No. Nel nulla niente si perde, perché niente può esistere nel nulla. Esistenza e nulla sembrano contrapporsi, ma sono la medesima cosa.

Noi siamo perché menti pensanti. Ci diceva Cartesio.
Infatti,  noi siamo quando riusciamo a mettere in discussione il mondo che ci circonda e soprattutto noi stessi.

Però sembriamo aver dimenticato tutto ciò e crediamo di esprimere un pensiero nel momento in cui ci rendiamo protagonisti di qualcosa.

Cerchiamo i consensi nel prossimo con frasi fatte e facili schieramenti.  L’importante è prendere consensi . Fuggiamo l’impopolarità sebbene quello non espresso sia il nostro vero pensiero. E (ahinoi) scendiamo continuamente a compromessi violentando la ragione.

Ne vale davvero la pena? Forse ha più senso il valore umano e un credo inseguito senza troppa convinzione.


E allora, fermiamoci a pensare. Chiediamoci, non cosa possa aver spinto la signora X a gettarsi dal V piano o quei 700 e più profughi a venire nel nostro paese, ma piuttosto quale valore diamo alla nostra vita per generalizzarla così.


Luisa Boi



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