venerdì 17 aprile 2015

IL POZZO DELLE NEBBIE


Un mostro a Primavalle nella Roma dell’Anno Santo 1950. Il caso Bracci

Un caso ancora oggi irrisolto a distanza di oltre sessant’anni. Il 18 febbraio 1950 - sabato di Carnevale - la dodicenne Anna Bracci scompare presso la sperduta borgata di Primavalle dopo essere uscita di casa per alcune commissioni affidatele dalla mamma. Quindici giorni dopo viene ritrovata morta in un pozzo. A scoprire il cadavere della bambina è il nonno paterno, Melandro Bracci, condotto sul posto da un misterioso sogno dopo giorni di vane ricerche. La contrada dove si trovava il pozzo si chiamava “la nebbia”. E la nebbia, infatti, è protagonista dell’intera vicenda: la nebulosa e incerta ricostruzione dei fatti, l’opacità delle indagini, l’ambiguità dei protagonisti della storia - non solo gli indagati, ma soprattutto i funzionari di Polizia - e infine il Carnevale con i suoi travestimenti, accompagnano i fatti conditi da sorprendenti allegorie, quasi delineando la trama di un noir. L’autore parte da un fatto vero, ricostruito con dettagliata precisione - come non era mai stato fatto - per poi allargare lo sguardo al contesto politico, sociale e culturale dell’epoca, all’ambiente della borgata di Primavalle e al complesso clima spirituale dell’Anno Santo del 1950. Un clima che, secondo l’autore, non fu estraneo allo svolgimento delle indagini.

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