giovedì 23 ottobre 2014

Allarme Scuola continuano i controlli




Ieri il QuotidianoItaliano si è occupato del problema della scuola Don Michele Rua, nel popoloso quartiere di Don Bosco.
“…Un edificio che ospita una scuola per l’infanzia al piano terra e una scuola elementare ai piani superiori, nelle bacheche, è comparsa una comunicazione alquanto inquietante che ha allarmato le famiglie e l’associazione CentoCitta…”
La comunicazione in questione cosi recita: ”…a seguito di controlli sulle acque della cucina – che si trova all’interno della scuola - che risultano non pienamente conforme ai parametri previsti, a scopo precauzionale la Ditta ha informato la scuola che dalla data odierna – 21 ottobre 2014- fino ad esito definitivo dei controlli fornirà pasti trasportati dal plesso Don Albera ed alla fornitura di acqua in bottiglia…”

La parte del plesso occupata dalla scuola dell’infanzia conta circa 180 bambini di età compresa dai 3 ai 5 anni, quindi parliamo di bambini piccoli, bambini che necessitano un controllo attento e l’esigenza di essere seguiti in maniera costante, un elogio va alle operatrici scolastiche che alla presa visione del problema immediatamente si sono mosse nel comprare l’acqua di propria tasca, per cercare di fronteggiare il problema e assicurare l’incolumità eventuale dei bambini.

L’associazione ha subito sensibilizzato e sottoposto la questione all’On. Roberto Morassut deputato del Partito Democratico il quale si è recato immediatamente presso il plesso incontrando la Coordinatrice,  le mamme e le operatrici della scuola, discutendo sul problema di acqua potabile e del giardino interno fortemente degradato.
Immediatamente ha contattato Asl territoriale, Acea e Uffici Comunali, i quali prontamente si sono mossi per risolvere il problema.
La buona politica, che è l’arte di risolvere i problemi, in questa circostanza ha fatto in pieno il proprio dovere, mettendosi a disposizione non solo delle famiglie, della scuola e degli operatori scolastici, ma ha impegnato anche le istituzioni a fare fino in fondo il loro dovere.
Ad oggi gli Uffici Comunali hanno provveduto a contattare la Coordinatrice per cercare di risolvere il problema insieme alla Asl territoriale, problema che riguarda ricordiamo 180 bambini, che a tutt’oggi non è ancora risolto, ma prontamente sono state avviate tutte le procedure necessarie affinchè il problema rientri.
  

T.P.

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