Il risparmio
energetico
si attua attraverso un insieme di comportamenti e strumenti
tecnologici volti ad agevolare la riduzione dello sfruttamento di
energie esauribili in favore del benessere degli uomini e dell’
ambiente.
Indubbiamente
l'impatto
dell'uomo
sull'ambiente, in particolare dopo l'industrializzazione,
è stato pesante e traumatico.
Con il progresso di nuove
solutioni della tecnologiche le immissioni delle industrie
nell'atmosfera si sono molto ridotte, ma questo non è la sola causa
di inquinamento: ad esempio il riscaldamento invernale delle
abitazioni è fonte di inquinamento, i gas di scarico delle macchine
sono fonti di inquinamento, il solo produrre energia bruciando
combustibili e gas sono fonti di inquinamento... è vero che ci sono
anche le energie rinnovabili come il solare, l'eolico e
l'idroelettrico, ma non sono ancora sufficienti, inoltre l'Italia non
ha centrali nucleari che produrrebbero energia "pulita", quindi siamo
costretti a produrla inquinando l'ambiente e comprando energia pulita
dai paesi confinanti...
Il mondo industrializzato si sta
attivando da anni per ridurre queste emissioni di inquinamento, anche
perchè gli studiosi hanno rilevato che il buco nell'ozono continua
ad aumentare e di conseguenza l'effetto serra.
Cosa ognuno di noi
è disposto a fare per servire la "causa ambientale” ??
Tornare
indietro non si può; il riscaldamento, la produzione di energia,
avere la macchina, il frigo, l'aria condizionata... sono cose a cui
di certo nessuno di noi è disposto a rinunciare.
Ma ciò che è
importante è il cambiamento culturale: cominciare dall’ utilizzare
lampadine a basso consumo energetico, fare bene la raccolta
differenziata, chiudere bene i rubinetti di casa.
Per risorse
energetiche si intendono i prodotti dell’ambiente utilizzabili per
la messa in atto dei processi di trasformazione e di sviluppo.
Le
categorie di riserve energetiche sono due: non rinnovabili e
rinnovabili. Le prime, le più comuni, rappresentano l’energia
“tradizionale” e includono i combustibili fossili, costituiti da
petrolio, carbon fossile, gas naturale, ma anche l’uranio, la
principale fonte dell’energia nucleare. Le fonti rinnovabili,
invece, sono riserve naturale interminabili.
L’energia
rinnovabile costituisce un’eccellente alternativa al nucleare,
poiché non solo non provoca danni incontenibili a lungo termine (ed allo stato attuale della ricerca nello smaltimento), come lo smaltimento
delle scorie. Le principali
tipologie di riserve alternative sono le seguenti: energia solare,
eolica, delle biomasse, degli oceani e geotermica.
Le celle
fotovoltaiche sono forse il modo più conosciuto per lo sfruttamento
dell' energia solare. Consistono nell’utilizzo di cellule
fotovoltaiche che convertono il calore nel tipo di energia
desiderata. Tale sistema ha il vantaggio di possedere un impatto
ambientale praticamente nullo (salvo per il silicio impiegato), se non per il fatto di essere
ingombranti e sarebbe sconsigliabile ricoprire grandi aree (come negl'usa).
Sono quindi sistemi che si adattano bene all’ambiente
urbano. La tecnologia solare-termica invece consiste
nell’applicazione di pannelli solari che raccolgono il calore
solare e che servono principalmente per il riscaldamento dell’acqua.
L’energia delle biomasse è forse la più sconosciuta. Per biomassa
s’intende un insieme di materiali che possono essere utilizzati
direttamente come combustibili o trasformati in altre sostanze di più
facile conversione. Forme di biomassa possono essere i residui delle
coltivazioni destinate all’alimentazione umana o animale, i residui
forestali, gli scarti della produzione del legno, i rifiuti solidi
urbani. L’energia eolica, iniziata con i mulini a vento, viene ora
prodotta con degli impianti generatori di aria. Più conosciuta è
l’energia idroelettrica.
Essa è l’energia ottenibile a partire
da una caduta d’acqua, convertendo con un apposito macchinario
l’energia meccanica contenuta nella portata d’acqua presa in
considerazione.
Infine, l’energia
geotermica è la forma d’energia dovuta al calore endogeno della
Terra: vulcani, sorgenti termali e geyser.
L’energia è un
bene indispensabile senza il quale, perlomeno noi, paesi
industrializzati non potremmo assolutamente esistere. Essa ci
consente, non solo di mangiare, riscaldarci, ma anche di far
progredire l’economia del nostro paese e di far sviluppare in modo
altrettanto consistente la tecnologia.
Proprio per questo stile di
vita consumistico, sarebbe meglio dosare l’utilizzo delle risorse,
per farle durare più a lungo.
Sono già state
attivate numerose campagne per il risparmio energetico, nella
speranza che la popolazione si sensibilizzi a questo riguardo. Un
altro importante traguardo che si sta tentando di raggiungere in
questo ambito è lo sviluppo sostenibile, cioè un modello di
sviluppo in cui la crescita economica e sociale viene perseguita
entro i limiti delle possibilità ecologiche del pianeta, senza
compromettere l’integrità degli ecosistemi e la loro capacità di
soddisfare i bisogni delle generazioni futuro.
Il
consumo d’ acqua è
al secondo posto nella lista dei costi che influiscono maggiormente
sul mantenimento di una
casa,
superato solo dai costi legati al riscaldamento.
A livello
europeo l’Italia è infatti uno dei paesi con il più elevato
consumo
d’acqua
e ciò accade sia perchè d’abitudine gli italiani sono
poco attenti a risparmiare questo prezioso bene, sia perchè
contrariamente agli altri paesi, l’Italia impiega acqua potabile
anche per usi non alimentari.
Nel tempo un eccessivo consumo
d’acqua porta
oltre che allo spreco di una risorsa naturale
fondamentale
anche a consumi elevati e conseguenti costi eccessivi.
Il
consumo
di gas
legato
al riscaldamento domestico è in assoluto il costo più incidente sul
bilancio
familiare e sull’inquinamento mondiale.
Questa abitudine
comporta effetti negativi sia sulle bollette degli utenti, che
sull’ambiente.
In
Italia il 35% del consumo elettrico
complessivo è dedicato all’utilizzo domestico per il quotidiano
funzionamento di illuminazione, elettrodomestici ed altri apparati
elettronici.
Se si considera che in Italia la produzione di
energia elettrica avviene per lo più grazie a fonti di energia non
rinnovabili appare subito evidente quanto il consumo elettrico a cui
tutti gli italiani sono abituati, si rifletta in modo negativo non
solo sui costi domestici, ma anche sull’ambiente.
Quindi,
come risparmiare sul
riscaldamento? E sull’energia elettrica?
Risparmiare
sul metano può essere una risposta utile agli incrementi del periodo
invernale relativi alla voce “gas naturale”. Un utilizzo
intelligente del proprio sistema di riscaldamento, oltre che
l’apertura verso metodi alternativi come quello delle stufe a
pellet, può ammortizzare in maniera significativa i costi dovuti al
consumo di metano.
Ecco
alcuni piccoli accorgimenti per risparmiare
sulla bolletta del gas :
Controllare
il limite di temperatura stabilito:
spesso si tende a impostare il termostato a temperature maggiori di
quelle realmente necessarie a garantire un’atmosfera
sufficientemente calda. Non eccedere con i gradi potrebbe essere un
buon inizio per diminuire i costi relativi al consumo. Solitamente e' preferibile riscaldare solo alcune stanze della casa e chiuder ebene le porte la cucina, i disimpegni, il salotto non utilizzato di notte...
Chiudere
porte e finestre: la dispersione di
calore può portare gli impianti di riscaldamento a uno sforzo
maggiore per raggiungere la temperatura stabilita. Ricordarsi sempre
di non lasciare le finestre aperte negli ambienti che si intende
riscaldare. Installare antisfifferi di buona qualità su tutti i montanti.
Sistema
di riscaldamento autonomo: per poter
gestire al meglio i consumi, sarebbe utile non dipendere da sistemi
di riscaldamento centralizzati come quelli spesso previsti dalle
organizzazioni condominiali. Qualora non fosse possibile gestire in
maniera autonoma il proprio impianto, è buona norma informarsi sulle
spese previste durante il periodo invernale e sulle metodologie di
utilizzo, come periodo di accensione e spegnimento e temperature
massime raggiunte.
Per
quanto riguarda su come risparmiare
sull’energia elettrica ecco gli
accorgimenti:
Lampadine
a basso consumo: sebbene più costose,
le lampadine led e le luci fluorescenti
garantiscono un consumo decisamente
inferiore rispetto ai faretti alogeni, consentendo una diminuzione
rilevante nella spesa per l’energia elettrica.
Tenere
sotto controllo i consumi: rinunciare
agli elettrodomestici non è certo proponibile, ma scegliere quelli
con classi energetiche ad alto risparmio è una scelta obbligata.
Spegnere
gli elettrodomestici inutilizzati:
sembra un aspetto irrilevante, eppure televisori, stereo e computer
lasciati in stand-by rappresentano parte dei consumi che
contribuiscono a rimpinguare la somma finale da pagare in bolletta. È
importante ricordarsi di spegnere questi elettrodomestici soprattutto
se non vengono utilizzati per un periodo di tempo mediamente lungo:
in particolare il modem, che viene spesso lasciato attivo, è uno
degli oggetti elettronici a maggiore consumo quando lasciato
inutilizzato.
Ricordiamoci
che l’energia è un bene prezioso e per questo motivo va utilizzata
con cautela e consapevolezza.
Federica
De Sanctis