Ieri il QuotidianoItaliano si è occupato del problema della scuola Don Michele Rua, nel popoloso quartiere
di Don Bosco.
“…Un edificio che ospita una scuola per l’infanzia al
piano terra e una scuola elementare ai piani superiori, nelle bacheche,
è comparsa una comunicazione alquanto inquietante che ha allarmato le
famiglie e l’associazione CentoCitta…”
La comunicazione in
questione cosi recita: ”…a seguito di controlli
sulle acque della cucina – che si trova all’interno della scuola - che
risultano non pienamente conforme ai parametri previsti, a scopo precauzionale
la Ditta ha informato la scuola che dalla data odierna – 21 ottobre 2014- fino
ad esito definitivo dei controlli fornirà pasti trasportati dal plesso Don
Albera ed alla fornitura di acqua in bottiglia…”
La parte del plesso occupata
dalla scuola dell’infanzia conta circa 180 bambini di età compresa dai 3 ai 5
anni, quindi parliamo di bambini piccoli, bambini che necessitano un controllo
attento e l’esigenza di essere seguiti in maniera costante, un elogio va alle
operatrici scolastiche che alla presa visione del problema immediatamente si
sono mosse nel comprare l’acqua di propria tasca, per cercare di fronteggiare
il problema e assicurare l’incolumità eventuale dei bambini.
L’associazione ha
subito sensibilizzato e sottoposto la questione all’On. Roberto Morassut
deputato del Partito Democratico il quale si è recato immediatamente presso il
plesso incontrando la Coordinatrice, le mamme e le operatrici della scuola, discutendo sul
problema di acqua potabile e del giardino interno fortemente degradato.
Immediatamente
ha contattato Asl territoriale, Acea e Uffici Comunali, i quali prontamente si
sono mossi per risolvere il problema.
La buona
politica, che è l’arte di risolvere i problemi, in questa circostanza ha fatto
in pieno il proprio dovere, mettendosi a disposizione non solo delle famiglie,
della scuola e degli operatori scolastici, ma ha impegnato anche le istituzioni
a fare fino in fondo il loro dovere.
Ad oggi
gli Uffici Comunali hanno provveduto a contattare la Coordinatrice per cercare
di risolvere il problema insieme alla Asl territoriale, problema che riguarda
ricordiamo 180 bambini, che a tutt’oggi non è ancora risolto, ma prontamente
sono state avviate tutte le procedure necessarie affinchè il problema rientri.
T.P.
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