sabato 8 febbraio 2014

Come perdere peso in una sola settimana

Vi siete improvvisamente accorte di aver perso il vostro peso forma
Credevate di poter indossare perfettamente quel vestito che avete comprato l’anno scorso, ma vi siete rese conto che non è possibile? Dovete partecipare ad un evento importante, ad esempio una cerimonia, ma il vestito che avete comprato lo scorso mese ora vi stringe un po’?
Nessun allarmismo! E’possibile dimagrire velocemente in una settimana, perdendo in realtà soltanto i liquidi del vostro corpo e non la parte grassa. E’ importante evitare di praticare un digiuno per una settimana perché questo creerebbe dei danni al vostro organismo e alla vostra salute generale.
Abbandonate l’idea delle diete drastiche, permettono solo di perdere velocemente i chili di troppo ma la maggior parte delle volte si riacquistano con la stessa velocità.
Cercate di mangiare molta frutta e verdura, che sono ricche di vitamine e sali minerali, contiengono poche calorie e hanno un alto potere saziante.
Eliminate il pane e la pasta per tutto l’arco della settimana oppure non assumetene più di 80 gr al giorno, evitate gli insaccati, i latticini e i dolci.
Non bevete assolutamente bevande alcoliche, superalcoliche e molto zuccherate come ad esempio i succhi di frutta confezionati. Bevete invece molta acqua naturale, almeno due litri il giorno, thè e tisane diuretiche.
Praticate una moderata attività fisica, vi aiuterà a scaricare la tensione che molto spesso crea seguire una dieta.
Un consiglio prezioso! Cercate di mangiare in modo equilibrato durante tutto l’anno, in modo da evitare diete drastiche e restrittive dell’ultimo momento. Inoltre un ottimo alleato per evitare di prendere chili è praticare dello sport, che aiuta a bruciare le calorie e ad allenare cuore e muscoli.

Federica De Sanctis

martedì 4 febbraio 2014

Perché mangiarlo soltanto lo Yogurt?


Vi capita mai di ritrovare nei meandri del frigorifero dello yogurt scaduto da qualche giorno e chiedervi cosa farne?
Di certo succede di lasciarsi attirare dalle offerte speciali e dai formati convenienza e poi non fare in tempo ad utilizzare il tutto entro la data di scadenza … è quindi utile sapere che ci sono tanti modi per riciclarlo come prodotto di bellezza o per le faccende domestiche.
Prima di scoprire questi modi curiosi è però importante sapere qualcosa che ci aiuterà a minimizzare gli sprechi: lo yogurt non è un prodotto davvero soggetto a scadenza. Si tratta infatti di un alimento fermentato e ricco di batteri naturali in grado di mantenere l’ambiente acido e impedire la formazione di muffe. Questo è vero fin tanto che il nostro vasetto non è stato aperto ed è stato tenuto in frigorifero dopo l’acquisto. 
Rimanendo in cucina, può essere utilizzato come alternativa light al burro in torte e biscotti. O, purché sia quello al naturale e non alla frutta, per farne un ottimo curry di pollo, verdure o legumi.
Per ottenere lo yogurt vengono innestati particolari batteri chiamati fermenti lattici vivi, i quali trasformano il lattosio in acido lattico, anidride carbonica e piccole quantità di sostanze aromatiche con conseguente cagliatura.
Il consumo di yogurt viene raccomandato per il suo valore altamente
nutritivo e per la presenza di fermenti lattici vivi che possono riequilibrare la flora batterica intestinale. Apporta importanti micronutrienti come calcio, fosforo, vitamina A, vitamina D, gruppo vitaminico B.
Lo yogurt è inoltre ricco di proprietà nutrienti e idratanti per la pelle e i capelli. Basterà spalmarlo su tutto il corpo circa mezz’ora prima della doccia per una pelle super morbida, oppure aggiungervi ad un vasetto da 125g il succo di un limone e un cucchiaino di miele, mettere nel frigorifero per un paio d’ore e poi spalmare il composto su mani e unghie, lasciando agire qualche minuto prima di risciacquare.


Aggiungendo una manciata di zucchero e una di farina d’avena avrete invece uno scrub artigianale, che asporterà le cellule morte della pelle nutrendola al tempo stesso.
Per quanto riguarda i nostri capelli, lo yogurt diventa un balsamo che lucida il capello grazie alla sua acidità. Basta intiepidire una tazzina di olio d’oliva, mescolarvi lo yogurt e poi lasciar agire sui capelli per circa dieci minuti dopo lo shampoo. Se amate colorare i vostri capelli con l’henné, può essere utilizzato come base per creare il composto: la sua base acida farà agire più rapidamente il composto, mentre le sue proprietà idratanti renderanno più morbidi e corposi i capelli.
Provate a usarlo per lucidare gli oggetti in ottone. Dopo averlo lasciato agire una decina di minuti rimuovetelo con un panno umido e …. vedrete come risplenderanno!
Lo sapevate che si può preparare lo yogurt da altro yogurt? No? Leggete qui …
1) riscaldare 1/2 litro di latte fino a 40 - 45 °C;
2) aggiungere un vasetto di yogurt intero e mescolare;
3) lasciare riposare vicino ad una fonte di calore a 37 °C fino a che non si è formato il coagulo;
4) riporre in frigorifero.
Non vi è venuta fame a forza di leggere cosa fare con lo yogurt?
Che dite se troviamo una ricetta facile e veloce da fare?
Per le mani ho questa … mi sembra sfiziosa.
Orecchiette allo yogurt con zucchine e piselli.

Ingredienti

Porri 150
Piselli sgranati 150 gr
Zucchine 400 gr
Yogurt greco 200 ml
Olio di oliva extravergine 7 cucchiai
Aglio 1 spicchio
Sale q.b.
Pepe q.b.
Basilico tritato 1 cucchiaio
Prezzemolo tritato 2 cucchiai
Brodo vegetale q.b.
Pasta 320 gr 
 
Le orecchiette sono un primo piatto fresco e leggero, ottimo gustato sia freddo sia caldo.


Preparazione

Per prima cosa mondate il porro eliminando le foglie verdi e quelle più esterne, quindi affettatelo sottilmente e tagliate le zucchine a julienne. In una casseruola mettete a scaldare tre cucchiai d'olio di oliva e versateci il porro e lasciate cuocere. Se necessario aggiungete un mestolo di brodo vegetale . In un altro tegame più piccolo mettete un cucchiaio di olio d'oliva e unite i piselli.

Lasciateli cuocere per 15 minuti e anche in questo caso unite il mestolo di brodo e lasciate cuocere per qualche minuto. I piselli dovranno rimanere di un bel colore verde brillante e piuttosto croccanti. In un'altra pentola, aggiungete il restante olio e schiacciate lo spicchio di aglio. Unite le zucchine all'olio e lasciate cuocere per qualche minuto.

Le zucchine non dovranno spappolarsi ma rimanere intatte . Quando i porri saranno cotti metteteli in un mixer insieme allo yogurt e frullate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea. In una ciotola versate la crema allo yogurt, i piselli e le zucchine. Salate e pepate.

Dopodiché lessate le orecchiette in abbondante acqua salata, una volta che la pasta è cotta versatela nella ciotola insieme alla crema allo yogurt e verdure.

Concludete aggiungendo il prezzemolo e il basilico tritati.

Le orecchiette allo yogurt con zucchine possono essere conservate in frigorifero all'interno di un contenitore ermetico massimo 2 giorni.
Consiglio
Potete servire le orecchiette allo yogurt con zucchine porri e piselli sia calde che fredde, come se fosse un’insalata di pasta.


Buon appetito!


Federica De Sanctis




Il Melograno

Chiamato anche pomo saraceno, è un prodotto autunnale tipico dell'Afghanistan e della Persia, ma è molto diffuso in tutto il mediterraneo. Di questo frutto viene usato proprio tutto: non si mangiano solo i semi, ma anche la radice
Dal punto di vista nutrizionale, recenti studi hanno confermato le ipotesi "medicamentose" di questo frutto avanzate da Ippocrate. Nell'antica Grecia il melograno veniva usato come antinfiammatorio, ricco di potassio, minerale con effetto diuretico, ha un effetto drenante, e quindi detossinante, per il nostro organismo. Negli ultimi anni, l'attenzione è stata puntata sull'acido ellagico, presente anche nei frutti di bosco, secondo l’Istituto del Cancro della Università della Sud Carolina, sembra che questa sostanza induca la morte delle cellule cancerose, soprattutto di quelle al seno. Un ottimo aiuto contro lo stress ossidativo.
L’alta percentuale di polifenoli in esso contenuti contribuiscono a contrastare l'aterosclerosi e le malattie cardiovascolari. Il succo di melograno potrebbe aiutare le donne a combattere alcuni disturbi della menopausa, come la depressione e la fragilità ossea.
Il melograno è ritenuto originario dell'Asia sud ed è stato coltivato nelle regioni caucasiche da tempo immemorabile. In Asia è attualmente coltivato ampiamente in Armenia, Iran, Turchia, e nelle parti più aride del Sud-Est Asiatico, dall'Arabia al Pakistan, India, Malesia, Indonesia; è inoltre coltivato nelle regioni aride dell'Africa tropicale. È presente da epoca preistorica nell'area costiera del Mediterraneo, risulta storicamente che vi sia stato diffuso dai Fenici, dai Greci e in seguito dagli Arabi.
Il nome "melograno" deriva dal latino malum "mela" e granatum "con semi”.
I fiori sono, nella specie botanica, di un vivo colore rosso, di circa 3 cm di diametro hanno tre - quattro petali.
Il melograno viene utilizzato come pianta ornamentale nei giardini, le varietà nane in vaso sui terrazzi, industrialmente si coltiva per la produzione dei frutti eduli, le melagrane. Questo tipo di frutto, botanicamente, è definito balausta.
Si usano per le proprietà medicinali la corteccia delle radici prelevata in primavera o in autunno, e la scorza dei frutti raccolta in autunno, ricche di tannino, tagliate a pezzetti e fatte essiccare all'aria.
I preparati a base di corteccia di radici sono estremamente pericolosi, provocando fenomeni di idiosincrasia. Dalle radici stesse si ricava un colorante impiegato nella cosmesi.
L'infuso dei petali viene utilizzato come rinfrescante delle gengive. Dalla scorza si ottiene una tonalità di giallo tipicamente utilizzata negli arazzi arabi. I semi eduli ricchi di vitamina C, hanno proprietà blandamente diuretiche, si usano anche per la preparazione di sciroppi e della Granatina.
Dopo avere aperto il frutto con un coltello è necessario spaccarlo in più parti ed estrarre i semi staccandoli dalle membrane a cui sono fissati. In caso di quantità rilevanti la separazione è favorita dal fatto che immersi nell'acqua i semi affondano mentre le membrane galleggiano.
I semi sono spesso consumati direttamente, ma dato che la parte commestibile è la polpa traslucida che aderisce e circonda il seme, per poter inghiottire la polpa occorre inghiottire anche il seme, legnoso. Questo spiega il fatto che il maggior consumo si ha dopo la estrazione del succo dalla polpa.
Sete? Liquore al Melograno?

 
1 melograno grosso e maturo
250 grammi di zucchero bianco o di canna
1/2 litro d'acqua
1/2 litro di alcool a 95°
a piacere mezza stecca di cannella
Sgranate il melograno e pulite i singoli chicchi scartando accuratamente eventuali residui di buccia o scorza interna gialla.
Disponete i chicchi su un telo da cucina e lasciateli asciugare al sole per due o tre giorni, in modo da concentrare gli zuccheri e le sostanze aromatiche presenti.
Prendete un vaso di vetro della capacità di circa un litro e mezzo con tappo a chiusura ermetica e disponete sul fondo i chicchi di melograno.
Coprite con l'alcool, chiudete bene il barattolo e lasciate riposare per una settimana in un luogo buio, agitando la miscela una volta al giorno.
Trascorso il tempo di infusione, preparate uno sciroppo facendo sciogliere in una pentola di acciaio inox a fuoco dolcissimo 250 grammi di zucchero in mezzo litro d'acqua.
Lo sciroppo deve risultare chiarissimo e non deve assolutamente caramellare.
Spegnete il fuoco e a questo punto, se lo gradite, potete aggiungere mezza stecca di cannella, oppure una scorza d'arancia o di limone. Lasciate raffreddare completamente e unite lo sciroppo all'infusione di alcool e melograno.
Mescolate accuratamente e poi filtrate usando un imbuto di vetro o acciaio inox foderato con una garza o un filtro in carta alimentare.
E' bene filtrare due volte per ottenere un liquore più limpido.
A questo punto imbottigliate usando bottiglie di vetro pulite e perfettamente asciutte. Il liquore può essere consumato dopo un periodo di riposo di almeno una ventina di giorni.
Il liquore di melograno ottenuto per infusione ha un colore delicatamente rosato.
Se volete ottenere un colore rosso più intenso, potete aggiungere ai chicchi e all'alcool il succo di mezzo melograno ottenuto per spremitura o con la centrifuga.
Per un sapore più deciso potete sostituire lo zucchero bianco con un'uguale quantità di zucchero di canna.

Federica De Sanctis


Il Ribes Nero

Avete mai sentito parlare del Ribes Nero? È un arbusto originario delle zone montuose dell’Eurasia, alto fino a 2 metri con fogliame deciduo e fusti ramosi. La corteccia è liscia, da chiara a rossastra nei fusti giovani, mentre diviene scura nei fusti vecchi. Si differenzia molto dal ribes rosso per il colore, l’aroma e sapore e destinazione dei frutti.
Da anni è impiegata con successo il “gemmo derivato”, ottenuto dalla macerazione di gemme fresche di ribes nero, da diluire in poca acqua, e da assumere lontano dai pasti.

E’ importante ricordare come il ribes nero essendo un rimedio fitoterapico naturale, ha un’azione più lenta dei farmaci, per cui occorre iniziare la terapia antistaminica un mese prima del periodo in cui generalmente si presenta l’allergia.
Questo rimedio naturale è efficace contro tutti i tipi di allergie, anche quelle asmatiche. E’ consigliato inoltre evitare cibi come cioccolata, formaggi, birra e vino, specialmente rosso, perché contengono Istamina.

Il Ribes nero viene utilizzato in fitoterapia e gemmo terapia per stimolare le ghiandole surrenali a produrre cortisolo, un cortisone endogeno che aiuta l’ organismo a reagire alle infiammazioni. Viene utilizzato anche per le malattie cutanee come psoriasi ed eczemi. Il cortisolo stimola la conversione di proteine in energia ed elimina le infiammazioni, inibisce inoltre temporaneamente l’ azione del sistema immunitario.

Il ribes nero oltre ad essere molto succoso ha anche delle eccezionali proprietà, è un ottimo rimedio naturale contro la congiuntivite, favorisce la circolazione e rinforza i capillari.

Tante ragioni in più per preparare un delizioso sciroppo di ribes nero.


Occorrono 1 litro di succo di ribes nero e 800gr di zucchero semolato.
Unite lo zucchero al succo di ribes nero direttamente in una ciotola dal fondo spesso, mettetela sul fuoco e portate ad ebollizione. Fate sobbollire facendo attenzione a mescolare adagio e lasciate cuocere per circa 5 minuti. Allontanate dal fuoco lo sciroppo ottenuto e lasciatelo raffreddare a temperatura ambiente.

Preparate delle bottiglie sterilizzate e procedete all'imbottigliamento solamente quando il liquido sarà perfettamente freddo.
Sentite che buon profumo?


Federica De Sanctis



lunedì 3 febbraio 2014

Il gelato biscotto


Fare il gelato senza gelatiera e senza uova. Non tutti hanno la gelatiera, compresa me, e non ci si può privare di un buon gelato fatto in casa. Ecco alcune mie semplicissime proposte su come fare il gelato senza gelatiera .

Il gelato biscotto rappresenta una semplicissima e golosa merenda perfetta in estate. Veloce da realizzare, pochi ingredienti e senza pretese. Il gelato biscotto è composto da due biscotti e un cremoso ripieno di panna. Un’idea geniale e furba!

Ingredienti per 12 gelato biscotto
  • 24 biscotti tipo Rigoli
  • 250 ml di panna per dolci
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • pellicola trasparente
  • pirofila o vassoio con bordi alti rettangolare
  • gocce di cioccolato fondente per renderli ancora più golosi
  1. Montare la panna aggiungendo lo zucchero a  velo con lo sbattitore elettrico o planetaria
  2. Rivestire con pellicola trasparente o carta forno la pirofila o il vassoio (io ho utilizzato un foglio di alluminio). Adagiare i biscotti (vedi foto).
  3. Farcire, con cautela, con uno strato abbondante di panna, livellarlo, cospargere di gocce di cioccolato fondente e ricoprire con un altro strato di biscotti. Chiudere il tutto con pellicola trasparente.
  4. In freezer per almeno 3 ore.
  5. Prima di servire togliere la pellicola e con un coltello separare i biscotti. Conservare in freezer.
  6. Semplici e buoni.